Le curve:

1- Ramata

E' il primo tornante a sinistra dopo il rettilineo principale o l'uscita dai box. Molto largo in uscita, rispetto al resto del tracciato, con vie di fuga in asfalto e contornato con air-fence (fanno il loro lavoro, anche se sarebbe meglio avere altri 30 metri di fuga in ghiaia).

2- Cavanella

Dopo la 1 si ha un altro rettilineo abbastanza lungo (si appoggia la terza marcia) che termina con questa curva sinistrorsa a raggio variabile. Vie di fuga in asfalto con al termine un salubre muretto contenitivo.

3- Tornantino

Altro breve rettilineo dopo la 2 e si arriva alla prima delle uniche due curve a destra del tracciato. Il tornantino è un classico 180° la cui via di fuga in entrata è costituita da asfalto (utilizzato quando la pista viene divisa in due circuitini) e in uscita da poca erba e tanto guard-rail (però la velocità in quel punto è talmente bassa che non ci sono problemi di sicurezza). Altro breve rettilineo e si arriva alla

4-5- Variante Po - Quadra uno

Sono in pratica una "S" destra-sinistra da raccordare a una 90° a sinistra molto scorrevole. Niente da rilevare se non il fatto che se si arriva lunghi prima della "S" si trova il praticello (più fango e terra che altro, da progetto ci doveva essere ARGEX), se invece si va troppo larghi nel prosieguo della curva si fa scorta di finissima ghiaia del Po.

6- Quadra due

Chi guida veramente forte approfitta dei pochi metri di rettilineo fra le due Quadre per mettere una marcia più alta e tuffarsi ad elevata velocità nella curva 6. Qui bisogna prendere le misura perchè non si vede bene l'uscita e in compenso si nota il muretto esterno e la (non tantissima) ghiaia di cui sopra. Altri pochi metri "in piedi" e si affronta la

7-8- Dogado

Più nota come ferro di cavallo. Si entra pinzando un po' piegati verso destra per poi coricarsi a sinistra per un lunghissimo curvone da raccordare in due traiettorie (infatti sarebbero due curve mooooooolto ravvicinate). Niente di difficile se non il timore nel vedere, al termine della via di fuga in asfalto, un solidissimo guard-rail (peraltro è quasi impossibile arrivare a cozzarci contro, qualunque sia il guasto o l'errore commesso).A questo punto si può scegliere se imboccare a destra la corsia box o cominciare a frenare per percorrere la

9- Della Fonte

Ultima curva del tracciato, destrorsa, che immette sul rettilineo principale. Via di fuga in ghiaia (anche se quando mi sono spiaggiato sembrava Argex) molto ampia.

Annotazioni:

L'unico punto pericoloso del tracciato è quindi dal traguardo (dove sulla destra si immettono i piloti dai box IN PIENA TRAIETTORIA) fino alla fine della staccata della curva 1 (dove se si perdono i freni, per qualsiasi motivo, si rischia una capocciata ai 220km/h sul muro in fondo alla fuga). Pare che a breve allungheranno il tracciato in modo da ovviare a queste pecche.

Aggiornamenti:

4-5- Variante Po - Quadra uno. La via di fuga è stata completata con questo famoso Argex che, a vederlo DA DISTANTE, sembra ghiaino scuro. E questo è bene!

Proprio in centro alla variante, appena si porta la moto da destra a sinistra, si è formato un buco di mezzo metro per lato proprio in traiettoria. E' stato rappezzato con altro asfalto ma lo scalino disturba non poco, considerando che è il punto dove si comincia ad aprire per poter fare l'unica curva veloce della pista.